Alimentazione

Avete mai sentito parlare del kombucha? Ecco perché dovrebbe interessarvi

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Cos'è il Kombucha?

Il tè kombucha è stato anche soprannominato elisir, tè dell'immortalità o nettare degli dei. È una bevanda di origine orientale, giunta in Europa e in America dalla Cina e dalla Russia, ma veniva consumato in Cina fin dal 250 A. C. Oggi c'è chi lo beve tutti i giorni e chi solo occasionalmente, mentre moltissimi non ne hanno mai sentito parlare. In America spopola da una decina d'anni e sta piano piano arrivando anche in Europa. Ma che cos'è, esattamente?

Spiegato in modo semplice, il kombucha è un tè fermentato leggermente frizzante, ottenuto dall'unione di semplice tè nero zuccherato con una sostanza chiamata SCOBY (Symbiotic colony of bacteria and yeast), una coltura di batteri e lieviti.

Il risultato è una bevanda deliziosa, a volte un po' dolce, a volte pungente, che ci fa sentire benissimo. Perché? Il kombucha è famoso nel mondo per i suoi benefici. È una risorsa naturale di energia ed è pieno di probiotici, vitamina B, C, antiossidanti, amminoacidi ed enzimi digestivi. In parole povere, aiuta l'equilibrio intestinale e la salute di tutto il corpo.

In Italia se ne sente parlare ancora molto poco, ma molti negozi e supermercati in giro per il mondo ne propongono un'enorme varietà: è una bevanda che può essere declinata in diversi sapori (zenzero, mirtilli, limone, fragola, mango e moltissimi altri). I cibi fermentati, come anche crauti, sottaceti, kimchi, sono pieni di vitamine e batteri buoni che contribuiscono alla salute intestinale.

L'origine del Kombucha

Il Kombucha è una bevanda antichissima, per molto tempo consumata in Cina e Giappone per le sue proprietà benefiche. Oggi, aziende di ogni grandezza lo producono in un'enorme varietà di sapori e caratteristiche. La tradizione narra che fu inventato durante il regno dell'imperatore Qin Shi Huang, che governò la Cina dal 220 to 210 a.C., e che al tempo questa bevanda venisse chiamata "il tè dell'immortalità". L'etimologia del termine Kombucha è incerta e in tutto il mondo vi sono circa 80 nomi diversi che lo definiscono. La versione più accreditata è quella di un medico coreano chiamato Kombo, che nel 414 d.C. la portò all'imperatore giapponese Ingyō: l'imperatore portava la bevanda con sé persino in battaglia, poiché era certo che gli donasse più energia. Dal nome del coreano Kombo, unito alla parola Cha (termine cinese per tè), potrebbe derivare la parola Kombucha.

I benefici del Kombucha

  • È un potente antinfiammatorio
  • È una fonte di batteri che aiutano l'equilibrio intestinale
  • Contiene antiossidanti che contrastano i radicali liberi
  • Ha proprietà antibatteriche che contrastano specialmente i batteri della candida
  • Aiuta a prevenire l'ossidazione del colesterolo LDL
  • Aiuta il sistema immunitario
  • Aiuta a controllare la fame
  • Sostituisce bevande molto meno salutari
  • È una bevanda alcalinizzante
  • Accelera il metabolismo
  • Aiuta contro mal di testa ed emicranie

Come si prepara?

Lo SCOBY, chiamato anche pellicola o matrice batterica, descritto erroneamente come un fungo, è la chiave per creare il Kombucha. Si tratta di uno strato bianco, non bello a vedersi, ma che rappresenta la ragione per cui del semplice tè zuccherato acquisisce questo particolare sapore e diventa frizzante: questa pellicola, costituita da batteri buoni (Gluconacetobacter, Acetobacter, Lactobacillus, Zygosaccharomyces) una volta inserita nel contenitore (in vetro), si moltiplica: durante la fermentazione i batteri mangiano lo zucchero e crescono fino a coprire il tè, creando una protezione in superficie che previene la contaminazione di agenti esterni ed evita la fuoriuscita di CO2. Nel giro di 2-3 settimane la bevanda è pronta e il quantitativo di zucchero sostanzialmente diminuito. Ogni nuova fermentazione di kombucha (ovvero quando all'interno di tè nero zuccherato si inserisce un pezzo di Scoby e si attende che il processo di fermentazione sia terminato) darà luogo alla formazione di un nuovo Scoby sulla sua superficie. Il pezzo inserito per dare luogo al processo si definisce "la madre", il nuovo Scoby in superficie è il "figlio", che a sua volta diventerà madre nella prossima fermentazione. Da un solo Scoby (acquistabile anche su Amazon) si potrà avere quindi una serie potenzialmente infinita di generazioni.

Cosa significa bersi dei batteri?

Nonostante l'idea che abbiamo dei "batteri" sia tuttora spesso negativa, dobbiamo precisare che il nostro corpo è costituito da molti più batteri che cellule. C'è comunque da fare una distinzione tra batteri cattivi (come la Candida) e batteri buoni (tipici di alimenti e bevande fermentati, che contrastano i batteri cattivi e aiutano ad alcalinizzare il corpo). Quando pastorizziamo gli alimenti uccidiamo tutti i batteri, buoni e cattivi. Prodotti come il latte non contengono più quei batteri buoni che ci avrebbero aiutato a digerirlo, o i numerosi enzimi che avrebbe avuto in origine. Ciò che rimane è un prodotto morto, che non ha più molte delle sue proprietà nutrizionali. Invece, bere kombucha, kefir, mangiare crauti o kimchi aiuta il corpo perché questi prodotti contengono ancora tutti i batteri buoni e gli enzimi che li hanno fatti fermentare. Il corpo torna in equilibrio e il sistema immunitario riesce a funzionare come dovrebbe. Ovviamente il kombucha è una bevanda naturale e non un medicinale, ma prima di consigliarvi cambi di dieta vi consiglierò sempre di parlarne con un dietologo. Detto ciò voglio aggiungere che la soddisfazione di autoprodursi una bevanda così salutare, a fatica e spesa praticamente zero, è immensa!

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